martedì 1 ottobre 2013

TERAPIA: SCOPRITORE DI TALENTI

Il Terapeuta non è un creatore, non ha la pretesa di mettere dentro al paziente qualcosa che non c'è. Piuttosto è uno scopritore, o un talent scout, scopritore di talenti.
Chiunque voglia fare un percorso di psicoterapia può stare tranquillo sul fatto che nessuno, ma proprio nessuno è in grado di modificare con la bacchetta magica ciò che si è, di alterarne di contorni, la sostanza.
La relazione terapeutica, quella si che cambia, ma cambia entrambi, come tutte le relazioni. Insieme, con la fiducia e l'amore, si crea qualcosa che è di più della somma delle singole parti. Qualcosa di virtuoso, nobile, sano (così dovrebbe).
La terapia è un percorso allegro, verso la scoperta delle proprie "unicità", che stanno nascoste nell'inconscio, in parti inaccessibili, coperte da copioni appresi e da un'educazione che massifica.
Dal terapeuta non ci vanno i "matti", che idea vetusta e fuori moda! Ci va chi ha voglia di essere ancora più speciale, unico e consapevole. E più felice. Si, questo è l'obiettivo.
Per lo meno, a me piace lavorare così, e se non mi diverto cambio lavoro.
Il Terapeuta si può fare solo se vedi la gioia e la voglia di scoprire, al di là delle singole sofferenze, del dolore temporaneo, della nevrosi.
Questo è il modo di fare terapia mio e di tanti altri, e la GESTALT è uno stupendo strumento, insieme alla Bioenergetica, all'
Analisi Posturale, alla Teoria dei Sistemi e alla Psicosomatica, e a tante altre cose che ci sono dentro ognuno di noi, che ogni singolo paziente ci fa uscire fuori. Difatti si apprende da loro più di quanto essi stessi non sospettino. Ringrazio per 12 anni, festeggiati quest'anno, di Psicoterapia.
(Ringrazio pure la mia cara terapeuta storica, Bianca).


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