LEZIONE ALLA SPECIALIZZAZIONE DI COUNSELING A.I.C.I.
Verbale
del 7 giugno 2014
L'ATTACCAMENTO
E GLI STILI DI ATTACCAMENTO.
Dott.ssa
Deborah Trinchi
Relatrice
: Anna Maria D' Angeli
"
L'attaccamento si puo' definire come un legame che una persona o un
animale
ha con un altra persona o un altro animale, o
tra una persona e un oggetto materiale. un
legame che unisce le
due
persone nello spazio e si protrae nel tempo. In
questa sede affronteremo l'attaccamento tra due esseri umani, nella
fattispecie, tra bambino e caregiver (ruolo in genere ricoperto dalla
figura materna).
I
comportamenti di attaccamento sono comportamenti che inducono la
vicinanza e il contatto.
Nel
piccolo dell'uomo cio' comporta sia un avvicinamento attivo e
comportamenti
di ricerca del contatto, quali l'avvicinamento, il seguire, lo
stringersi
vicino, sia comportamenti che fungono da segnali quali: sorriso,
pianto,
e il richiamo."
Ainswort
e Bell (1970) due grandi teorici dell'attaccamento con queste
parole
definiscono la natura del legame che unisce il bambino a chi si
prende
cura
di lui.
Un
'altro teorico J. Bowlby critica l'ipotesi dell'amore interessato,
cioe' che il
legame
madre-figlio sia un processo di apprendimento di soddisfazione dei
bisogni
legati alla fame, freddo, dolore etc.
Bowlby
elabora una teoria della motivazione sociale "istintiva",
una pulsione
primaria,
l'esistenza di risposte sociali su base innata. Bowlby si rifa' alla
teoria
di Darwin, sostenendo che il bambino e' gia' predisposto
all'interazione
sociale.
Definisce
l'attaccamento un legame (una diade) che si crea tra il bambino e
chi
si prende cura di lui, una figura di riferimento che puo' essere non
solo la
madre
ma anche il padre o chi si occupa di lui, parla di "caregiver"
ossia un
contenitore
affettivo.
Bowlby
ha elaborato un modello di attaccamento diviso in piu' fasi:
0-3
mesi: pre -attaccamento , il bambino riconosce la figura umana
3-6
mesi: inizia il legame, riconosce la figura e subentra la paura
dell'estraneo
7-8
mesi: non ha la permanenza dell'oggetto ed ha l'angoscia da
separazione
8-24
mesi: il bambino ha un attaccamento vero e proprio con il suo
caregiver e
si
vedono gli stili di attaccamento.
Dai
3 anni in poi si ha il consolidamento dell'attaccamento.
Sulla
base degli studi di Bowlby , M. Ainsworth elabora la "Strange
Situation".
E'
una procedura standardizzata che ha l'obiettivo di attivare e
intensificare i
comportamenti
di attaccamento del bambino nei confronti del genitore ( o
figura
di riferimento)
sottoponendolo a una situazione di stress moderato, ma
cresciuta
nel tempo. La procedura si svolge in un contesto non familiare al
bambino
(strange=insolito), prevede la presenza di una persona adulta
sconosciuta
al piccolo (estraneo) e una serie di separazioni e ricongiungimenti
col
genitore. La strange
situation misura la qualita' del legame di attaccamento.
STRANGE
SITUATION
Fase
Chi partecipa Durata Descrizione
-------------------------------------------------------------------------------------------------------
1
Madre bambino
osservatore
30 sec. L'osservatore introduce la madre e il
bambino
nella stanza ed esce.
2
Madre bambino 3 min. Il bambino esplora ma
la madre non
partecipa,
se necessario il gioco
viene
stimolato dopo 2 min.
3
Madre bambino
estraneo
3 min. Nella stanza entra l'estranea. Nel
primo
minuto l'estranea rimane in
silenzio,
nel secondo minuto
conversa
con la madre.
4
Bambino estranea 3 min. Prima separazione.
Il
comportamento
dell'estranea
deve adattarsi a
quello
del bambino.
5
Madre bambino 3 min. Prima riunione. La
madre saluta e/o
conforta
il bambino, poi tenta di
coinvolgerlo
nuovamente nel
gioco.
A quel punto si allontana
nuovamente
dalla stanza, saluta
il
bambino.
6
Bambino da solo 3 min. Seconda separazione.
7
Bambino estranea 3 min. Continuazione della
seconda
separazione.
L'estranea entra e
adegua
il suo comportamento a
quello
del bambino.
8
Madre bambino 3 min. Seconda riunione. La
madre saluta
prende
in braccio il bambino e
lo
conforta, poi tenta di
coinvolgerlo
nuovamente nel
gioco.
La
Strange Situation ha permesso di individuare con precisione le
categorie
di
attaccamento , in cinque stili:
1.
L' attaccamento sicuro.
2.
L' attaccamento insicuro evitante.
3.
L'attaccamento insicuro ambivalente.
4.
L'attaccamento disorganizzato/disorientato.
ATTACCAMENTO
SICURO.
Il
bambino nella Strange Situation manifesta un desiderio di vicinanza e
contatto
fisico e di interazione con la figura di attaccamento.
Quando
questa e' presente il bambino appare autonomo nell 'esplorazione
dell'ambiente,
e cerca la partecipazione dell'adulto , specie nei periodi di
separazione,
durante la separazione puo' mostrare segni di stress, ma se cio'
accade
e' in relazione all' assenza della figura di attaccamento e non al
fatto di
essere
stato lasciato solo ( questo si puo' osservare dal fatto che il
bambino
non
appare pienamente soddisfatto dalla semplice presenza dell' estranea,
ma
continua a ricercare il genitore, a guardare di tanto in tanto verso
la porta
etc.).
Nel
ricongiungimento il bambino sicuro manifesta segnali di attaccamento
nei
confronti
del genitore, lo "saluta" (ad es. con un sorriso, una
vocalizzazione,
un
tentativo di avvicinamento), ricerca la sua vicinanza, oppure se e' a
disagio
richiede
il contatto fisico e consolazione.
Il
ritorno della figura di attaccamento sembra dare sollievo al bambino
che
tende
a consolarsi e a riprendere l'esplorazione dell' ambiente.
Il
bambino sicuro manifesta quindi un comportamento di base sicura, il
genitore
rappresenta un "porto" sicuro, presso il quale rifugiarsi e
trovare
protezione,
ma dal quale potersi allontanare fiduciosamente per esplorare il
mondo
circostante.
Possiamo
quindi definire l'attaccamento Sicuro come un organizzazione
comportamentale
e relazionale nella quale vi e' un corretto bilanciamento tra
indipendenza/autonomia
e dipendenza. Il bambino sicuro ha interiorizzato un
solido
sentimento di fiducia nei confronti della presenza e della
disponibilita'
affettiva
del genitore,e questo gli fornisce le risorse per allontanarsi da lui
per
affrontare
piccole e grandi scoperte. La certezza interiorizzata di disporre di
un
genitore che rispondera' ai suoi segnali fa si che il bambino possa
avere
fiducia
nell'adulto, questo accade con un caregiver che si prende cura del
bambino
( una madre serena che accudisce il figlio).
Nelle
ricerche sui bambini "non clinici" statunitensi la
percentuale media di attaccamento sicuro e' stimabile tra il 54% e il
67% della popolazione mentre in Italia l'attaccamento sicuro e' meno
frequente, solo nel 41,9% - 44,2% della popolazione.
ATTACCAMENTO
INSICURO EVITANTE.
Il
bambino nella Strange Situation mostra un notevole evitamento del
genitore, in particolare negli episodi di riunione.
Questi
bambini nella procedura appaiono autonomi e indipendenti, centrati
piu' nell'esplorazione dell'ambiente che sulla presenza dell'adulto
di riferimento.
Nelle
separazioni mostrano minori segni di disagio e di ricerca del
genitore, nel ricongiungimento sembrano ignorare o dare poco rilievo
al ritorno dell'adulto, ad es. salutandolo distrattamente oppure
mostrandosi assorti nel gioco.
Essi
minimizzano le proprie reazioni affettive in particolare dopo le
separazioni, e sono coinvolti nel gioco.
In
questi bambini il genitore non rappresenta una vera e propria base
sicura, quindi tendono a non far riferimento a lui quando sono
spaventati o a disagio, cosi come nelle situazioni di breve
separazione, non manifestando desideri di vicinanza, contatto e
rassicurazione. Questi bambini tendono a inibire la manifestazione
dei propri bisogni psicologici di protezione rispetto alla figura di
attaccamento, enfatizzando uno stile relazionale di autonomia e
indipendenza.
Cio'
accade con il caregiver che passa del tempo con il bambino ma lo
ignora.
Negli
Stati Uniti l'attaccamento Evitante viene osservato in media nel
20,05-22,9% della popolazione , mentre in Italia la percentuale e'
superiore, raggiunge il 39,5% dei casi.
ATTACCAMENTO
INSICURO AMBIVALENTE.
Nella
Strange Situation quesi bambini manifestano un marcato attaccamento
nei confronti del genitore, tendono ad essere centrati più
sulla
relazione con l'adulto che sull'esplorazione dell' ambiente
circostante e cio' diviene sempre piu' evidente con il trascorrere
della procedura.
Tendenzialmente,
i bambini manifestano fin da subito una minore capacita' di esplorare
l'ambiente in modo autonomo e di interagire con la figura estranea,
un notevole disagio durante la separazione, accompagnato da una
minore capacita' di recupero nei momenti di ricongiungimento.
Il
ritorno del genitore dopo la separazione non sembra sufficiente a
consolarli, anzi mettono in atto manifestazioni di attaccamento
caratterizzate da sentimenti di rabbia o da passività'
che non si placano anche quando il loro fine ( ottenere la presenza
della figura di attaccamento) viene raggiunto, l'attaccamento
Ambivalente e' poco frequente sia nei bambini statunitensi
(7,5%-12,5%) sia nei bambini italiani (14-16,3%). Questo
tipo di attaccamento e' tipico in bambini con madre depressa ed
ansiosa.
ATTACCAMENTO
DISORGANIZZATO / DISORIENTATO.
Le
ricercatrici Mary Main e Judith Solomon verso la fine degli anni '80
sono riuscite ad isolare e descrivere ulteriori tipi di comportamenti
dei bambini che prima non erano classificabili, e che
testimonierebbero la mancanza o l'insussistenza di una strategia
organizzata di comportamento da cui deriva il termine
"disorganizzato".
Le
caratteristiche sono: la contradditorieta' di alcuni movimenti
osservati che fanno dedurre una contraddittorieta' nelle intenzioni o
nei piani comportamentali del bambino (disorganizzazione) , la
sensazione che il bambino abbia una perdita di orientamento
nell'ambiente circostante (disorientamento).
Il
comportamento di questi bambini esprime momenti di confusione legati
a una profonda incapacita' di organizzare la situazione ed una grave
incapacita' a orientare il comportamento stesso e l'affettivita',
accompagnati da atteggiamenti visibilmente impauriti e rigidi sia a
livello corporeo sia per l'espressione del volto.
Quindi
questi bambini hanno un comportamento apparentemente simile a quello
dei bambini Sicuri, Evitanti o Ambivalenti, ma in alcuni momenti
sembra privo di una strategia coerente nella relazione con il
genitore.
L'aspetto
rilevante e' che i comportamenti disorganizzati o disorientati si
verificano solamente quando il genitore e' presente e, sopratutto,
nei momenti di riunione dopo la separazione come se non si trattasse
di una caratteristica del bambino , ma di un tratto definitorio della
relazione.
Attaccamento tipico di un bambino con madre ansiosa e psicotica con
eccessiva ira.
Per
Bowlby e' importantissimo il legame di attaccamento , da questo
dipende lo sviluppo della persona, ad esempio l' angoscia da
separazione in eta' adulta e' riconducibile a periodi di distacco e
angoscia nell'infanzia.
Il
modello di attaccamento sviluppato nei
primi anni di vita si ritrova poi come modello relazionale nei
rapporti futuri, ad esempio nel rapporto di coppia, nei rapporti
sociale, nel rapporto con i figli.
Nel
lavoro del Counselour e' importante avere informazioni sull '
infanzia del
cliente,
per poter trovare avere quelle notizie fondamentali per il suo
lavoro,
cosi' come il bambino trova nella figura di accudimento una base
sicura,
chi sta vivendo un momento di confusione deve trovare nella figura
del
counselor
una persona accogliente che lo puo' aiutare nell'esplorazione
del
Se'.
BREVI
CENNI SUGLI STUDIOSI CITATI
John
Bowlby (1907/1990)
Psicologo
e psicoanalista Britannico ha elaborato la teoria dell'attaccamento.
Opere:Attaccamento
e perdita vol1,vol2,vol3.
Costruzione
e rottura legami affettivi.
Una
base sicura.
Darwin,
una biografia nuova.
Mary
Ainsworth (1913/1999)
Psicologa
Canadese allieva di J. Bowlby ed esperta in psicologia dello
sviluppo. Ha sviluppato il paradigma di ricerca della Stange
Situation.
John
Bell
pioniere della terapia famigliare (1951).
Mary
Main (1943/1973)
Psicologa
Statunitense esperta in psicologia dello sviluppo.
Judith
Solomon
Psicologa
e ricercatrice Californiana.
Opere:
Disorganized Attachment and Caregiving.
Charles
Darwin (1809/1882)
Naturalista
e geologo Britannico, celebre per la teoria dell'evoluzione della
specie animale e vegetale.
Opere:
Origine della specie (1859).
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