
Statistiche italiane tratte dalla associazione Casa delle donne per non subire violenza. Di Bologna http://www.casadonne.it/wordpress/
Vorrei parlare del ruolo dei media e sommariamente delle risorse legali che abbiamo per contrastare questo incremento impressionante di violenza sulle donne degli ultimi tempi.
Femminicidio è una parola che personalmente abolirei, qualifica un crimine che dovrebbe essere considerato contro la persona in generale, non contro la donna, ma dobbiamo pur sempre ammettere che sono per la maggioranza uomini, che compiono la barbarie sulla partner, o ex partner, sui figli, ed infine su se stessi.
Che cosa sta succedendo?
I sociologi ci potranno spiegare che l'emancipazione femminile non è stata accompagnata spesso da una evoluzione nella stessa direzione dell'evoluzione maschile. Gli uomini si vedono lasciati soli, impotenti di fronte alla decisione della compagna di prendere nuove strade. Complice la crisi e la perdita di lavoro ed ecco il risultato.
Ma sarà poi così? Ritengo questa spiegazione semplicistica.
La violenza è sempre violenza, e da psicologa non posso fare a meno di pensare ad un incastro. Tutti noi ci incastriamo con il partner per nostre virtù e nostre nevrosi, che ci attraggono inesorabilmente verso un certo tipo di persone.
L'omicidio è solo l'ultima tappa, nessuno diventa pazzo da un giorno all'altro. O violento da un giorno all'altro. L'abuso domestico, anche solo psicologico è molto precedente. A volte rimane psicologico, a volte diventa fisico, a volte si fa intrusivo, come nei casi di stolking. Tutte le volte che una persona non rispetta i "confini", psichici, fisici, di un'altra, è violento.
Facciamo un esempio.
Una donna ripete ad un uomo (ma anche viceversa) che lo lascia e non vuole essere più cercata. Lui/lei, ignora quello che dice e, adducendo un supposto amore sfrenato insiste nel cercare di sedurla, nel chiamarla, nel farsi vivo.
Spesso l'ex partner è ancora preso e cede, non si arrabbia, prende tutto ciò con la compassione per il cuore ferito, e l'ego inorgoglito per il sentirsi amato. Ma è amore? NO. E' già violenza.
Si impone mettere i CONFINI a qualsiasi tipo di violenza. Bloccare il telefono, e se necessario rivolgersi alle autorità.
Perché non lo fa questa persona? Chiaramente ha una "tendenza" a farsi abusare. Questo tipo di tendenza a farsi abusare indica una scarsa autostima e svalutazione dell'Io.
Ma la soluzione c'è. La terapia, o i gruppi, esistono centinaia di associazioni che si occupano di questo. Quella che ho citato inizio articolo è solo una delle tante.
Torniamo alla legge. Molto bene la legge sullo stolking, ma non basta. Mi sembra che l'attenzione sia tutta sul "mostro", che certamente ha bisogno di essere fermato e di aiuto psicologico, ma la struttura psicologica della vittima è molto più importante.
La mia proposta concreta è la seguente:
Includere in una legge contro la violenza sulle donne, per esempio quella dello stolking , una parte che imponga alle vittime un periodo di trattamento psicoterapico, con rimborso e a prezzi facilitati, se privato, o in associazioni pubbliche o di volontariato. Documentato. Questo garantirebbe, spesso, l'uscita della futura vittima, purtroppo spesso è così, dall'incastro malato con il suo carnefice o aggressore.
Ultimo argomento che vorrei trattare: i media.
Lungi dal ritenere responsabili i giornalisti di crimini avvenuti, ritengo comunque, che ci possa essere un fenomeno di emulazione, da parte di persone squilibrate, dell'omicidio di un altro.
Ricordo il caso, tempo fa, di un italiano che fece buttare dell'acido sul viso della ex partner, un avvocato, se non ricordo male. Lui fu condannato. Ma nulla mi tolse dalla mente la circostanza di emulazione di metodi usati in paesi asiatici per punire donne "colpevoli" di rifiutare il pretendente o di volersi scegliere il fidanzato. Sicuramente il fenomeno necessita di approfondimento.
Link di un video, delicato ma efficace contro la violenza sulle donne.
https://www.youtube.com/watch?v=9KrK9fDNYXk