E' passato poco tempo, meno di un secolo, da quando alle donne è stato dato uguale diritto rispetto agli uomini, quello di votare. In Italia è stato raggiunto il suffragio universale solo nel 1945.
E da allora non è cambiato poco, è cambiato tutto. Negli anni venti e trenta del secolo scorso, in tutto il mondo migliaia di suffraggette si mobilitavano per il diritto di voto, in Spagna è bastata una sola donna: Clara Campoamor.
Lei coraggiosa e unica in Parlamento (Vittoria Kent, l'altra parlamentare tradì all'ultimo momento votando contro il suffragio femminile) a Madrid, attraverso una lotta estenuante si battè per i diritti umani. Umanista, non femminista si definiva. Il 1931 in Spagna, grazie a lei la metà degli esseri umani ha uguali diritti.
Come NELSON MANDELA, anche CLARA CAMPOAMOR è un'eroina.
Strano, in tutte le lotte si parla di minoranze. Ma i neri sono la maggior parte degli esseri umani per numero, dopo gli asiatici (che bianchi non sono) e le donne sono più della metà degli esseri umani, e le chiamano minoranze? buffo.
Da quanto tempo hanno cercato di relegarci solo al ruolo di mogli e madri. E quante di noi oggi credono che ostentando un atteggiamento mascolino, inteso come senza grazia, siano più forti, e quante ostentano una sessuaità esagerata, pensando di essere libere, quando si propongono come oggetti, e non soggetti, sessuali.
FEMMINILITÀ, DOLCEZZA, SENSIBILITÀ, ACCOGLIENZA, sono doti non difetti. E siamo forti anche per questo. Nel mondo c'è posto per tutti.
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