
Tempo fa una persona mi ha detto che era sicura di aver amato un uomo più delle sua vita, prima di allora non aveva mai provato gelosia per nessuno, mentre per lui ne era divorata. Quindi si era convinta che prima di lui non aveva mai amato nessuno. Bene. Si lasciano, passa del tempo e lei si sposa, vuole molto bene al marito ma a volte si soprende a pensare che "l'altro amore" come lo chiama, era più forte, più passionale. Del marito, difatti, pure essendone molto attratta, non è particolarmente gelosa.
Sarà vero? Possiamo basare l'intensità dell'amore sulla gelosia? O ci sono altri fattori?
La stessa persona la rincontro tempo dopo. Mi dice che suo marito aveva avuto un incidente, e lei aveva temuto per la sua vita. Oggi sta bene, ma in quel frangente le era capitato di riflettere.
Aveva visto la sua vita in retrospettiva e aveva notato che per "l'altro amore" non aveva mai provato quell'intensissimo desiderio di vederlo felice. Non c'entrava con l'incidente, tra l'altro anche l'ex aveva avuto un problema grave di salute. La differenza stava nella vita quotidiana. La gelosia, che lo voleva sempre accanto a sé, che le faceva mancare l'aria quando anche solo guardava intensamente un'altra persona, o all'idea di poterlo perdere, non le lasciava spazio per il reale, semplice, desiderio di vederlo felice. Anzi. Spesso si era ritrovata a pensare che, anche se lui fosse più felice con un'altra, lei non lo avrebbe lasciato andare. Che doveva stare con lei, e solo con lei.
Quindi: era preoccupata per la propria ossessione di averlo, non per lui, non per la sua felicità.
Di suo marito invece, la faceva stare male il solo pensiero di vederlo triste o ombroso, se usciva con gli amici e si divertiva ne era realmente soddisfatta. Godeva di un suo sorriso, anche quando non era rivolto a lei.
Quale dei due questa persona ha amato di più? Questa donna comprese che era la voluttà possessiva che le faceva credere di avere amato di più l'altro. L'intensità della bramosia di averlo. E questo non è amore. Ma desiderio.
L'Amore, quello vero, comporta il disinteresse per sé stessi e il desiderio per la felicità dell'altro. Come nel più sublime degli amori: quello della madre per il figlio. (o così dovrebbe essere n.b)
Ma allora, la gelosia fa parte dell'amore? No, lo ACCOMPAGNA. E spesso lo OFFUSCA. Il possesso nei confronti dell'altro può essere generato anche dai comportamenti del partner, che vanno a toccare la corda della nostra insicurezza. Inconsciamente l'altro può volerci gelosi. Per aumentare la sua, di sicurezza. Allora non cadiamoci: La gelosia indica un legame affettivo, un investimento su di una persona, ed è un indicatore della insicurezza di questo legame, non dell'Amore.
A volte, il povero amore esiste si, ma è come un fiore sepolto in un mare di fango, che facciamo fatica a vedere.
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