lunedì 23 settembre 2013

I CONFINI - VOCE NARRANTE

Lettera da una paziente....(esente da nomi, date, luoghi)

       "...Ci sono dei momenti in cui non ho voglia di fare l'amore con mio marito. Credo di vergognarmi. Non mi godo il momento, mi chiudo, come se mi stessi osservando dal di fuori, e mi chiedo se è giusto fare tale o tal'altra posizione, se sono sexy. Una voce narrante che osserva, commenta, giudica. Ha una sua opinione sul momento corrente. Questa voce, credo, viene dal bisogno spasmodico di mettere i confini, di tenerlo fuori da me. Ho bisogno di pensarmi mentre mi spoglio per uno sconosciuto per rilassarmi, eccitarmi. Certe volte scompare.Da un po' di tempo. Allora mi godo il momento con tutti i pori del mio corpo. sento che vivo intensamente, sul serio.
... Forse mi estraneo quando mi sento in colpa, per essermi legata, magari solo per aver flirtato, incoraggiato, fantasticato, con un altro uomo. Fughe, ancora fughe. PERCHÉ? ***
Sempre lo stesso motivo. CONFINI. metterli mentalmente dove fisicamente non riesco.
Proteggere un senso di me, mai del tutto definito. Evitare l'incontro troppo intenso dentro al quale mi perderei. Dove sento di spaccarmi in molti pezzi.
La voglio pure ringraziare Doc. Per avermi fatto vedere come si fa. Per avermi amato anche nelle mie ombre. E accettato senza respingermi. Per non avermi schiacciato con i suoi giudizi. 
Sto provando a riattaccare i pezzi di questo guscio d'uovo che è fuori di me e che mi fa sentire intera."




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